Gli obiettivi formativi del Dottorato di ricerca in Filologia possono essere individuati nella costruzione di profili specialistici e professionali, validi tanto sul piano nazionale che su quello internazionale, fondati sul possesso di competenze e di metodi idonei ad esercitare attività di alta qualificazione nel campo delle scienze letterarie, filologiche e linguistiche. Il dottorato si propone di formare ricercatori nei campi della critica letteraria, dell'ecdotica e della linguistica sincronica e diacronica (greca, latina, romanza, mediolatina, italiana, ispanica, tedesca, inglese e francese).
Di conseguenza, la formazione realizzata nel corso del triennio intende essere quantitativamente appropriata, soddisfacendo la richiesta ministeriale di realizzare un numero medio annuo di ore di almeno 20 per ogni ciclo, tenendo conto dell’ambito di ricerca di riferimento.
La formazione viene inoltre chiaramente indicata nel progetto formativo, con riferimento all’attività di ricerca avanzata e alle attività di alta formazione, anche di tipo seminariale, ovvero a quella svolta all'interno di laboratori o di infrastrutture di ricerca, nonché alle attività, anche in comune tra più corsi di dottorato, di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare: perfezionamento linguistico e informatico; attività nel campo della didattica, della gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali, della valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell'accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca, dei principi fondamentali di etica, uguaglianza di genere e integrità.
Tali indicazioni si applicano altresì alle proposte di corsi di dottorato coerenti con le tematiche del PNRR, inclusi i corsi di dottorato innovativo per la pubblica amministrazione e i corsi di dottorato innovativo per il patrimonio culturale, per le quali siano previste modalità di svolgimento differenti da quelle prescritte per i dottorati di interesse nazionale.